Hai dei sintomi dolorosi ricorrenti per cui non si trovano cause né rimedi fisici?
Eliminarli per sempre è possibile, ed è più facile di quanto pensi.
Un dolore che non passa può contaminare ogni aspetto della tua vita, interferire con il tuo lavoro, le tue relazioni, le attività ricreative, e creare un “effetto domino” che scatena ulteriori problemi di salute. Va risolto prima che faccia altri danni, ma che fare se le cure fisiche non hanno effetti definitivi? Se il dolore si radica in vissuti ed emozioni stressanti, puoi eliminarlo agendo direttamente sul sistema nervoso, per spezzare i cicli che alimentano il dolore. Una volta per tutte.
Ottieni sollievo rapido e duraturo grazie a tecniche semplici e rapide:
Quando puoi scaricarti di un peso che ti ha oppresso per anni, ti sembra di volare! Se il tuo disturbo ti ha fatto sentire oppresso e invalido a lungo, eliminarlo ti può restituire un senso di dignità, sicurezza e valore.
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SOLLIEVO DAVVERO
TRE tecniche rapide di ricalibrazione neurale, facilissime da imparare, da eseguire e da trasmettere ai tuoi cari e ai tuoi bambini.
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Ti suona familiare?
Dopo una separazione sofferta, ad Alberto è rimasto solo il lavoro, a cui si dedica anima e corpo con risultati degni di nota. Ma il suo capo sembra non vederli nemmeno, e privilegia il figlio nonostante questo sia uno scansafatiche di nessun talento. Le rare volte che si rivolge ad Alberto è per criticarlo. Da qualche mese, dopo ogni conversazione con il capo Alberto soffre di bruciori di stomaco sempre più intensi.
La madre di Adele è morta da meno di sei mesi, e suo fratello Alessio è tornato insieme a Veronica, una donna senza scrupoli che lui aveva faticosamente lasciato tre anni fa, che si è rifatta viva dopo che lui ha ereditato. Ora Alessio è di nuovo sotto l’incantesimo di Veronica, che spadroneggia e gli sta mangiando tutti i soldi che i suoi genitori avevano tanto faticato a mettere da parte. Adele sente di aver perso anche il fratello, e da settimane ha delle strane infiammazioni in bocca, con le gengive gonfie e sanguinanti, per cui perfino parlare risulta doloroso e mangiare è una tortura.
Carla è mamma di tre bambini che adora e a cui si dedicava a tempo pieno, ma dopo che il marito ha avuto problemi sul lavoro si è vista costretta a prendere anche lei un lavoro part-time da casa, che non le piace e la costringe ad andare a letto troppo tardi e ad alzarsi troppo presto. Con i bambini è più distratta e nervosa e si sente in colpa perché non può più dedicarsi a loro come prima. Un mese dopo aver preso il nuovo lavoro le sono partiti degli strani dolori su un lato della bassa schiena, sempre quando si alza al mattino, che la fanno sentire oppressa, fragile e malferma.
Se queste storie ti sembrano familiari, è perché tutti conosciamo casi di persone che, in seguito a eventi sfidanti e vissuti male, hanno sviluppato dolori e malesseri per cui non si trovano chiare cause fisiche. Altre volte, un dolore legato a un problema fisico si cronicizza, si fa più intenso o più frequente.
Tra i sintomi più comuni in questi casi troviamo ad esempio:
Le situazioni che fanno da sfondo all’emergere di questi sintomi sono le più varie, ma possiamo facilmente trovare elementi ricorrenti, tra cui:
La connessione fra i dolori dell’anima e i sintomi del corpo è nota da sempre.
Da molti anni, anche la medicina scientifica riconosce appieno che molti disturbi possono avere una componente psicologica.
Tuttavia, sul piano di diagnosi e cure, molti medici non sembrano dare alcuna importanza al contesto di vissuti, idee ed emozioni in cui si inseriscono i malesseri fisici. Non è infrequente, per chi lamenta disturbi ai quali il medico non trova una chiara causa fisica, sentirsi dire che è tutto nella sua testa, o vedersi prescrivere antidolorifici e psicofarmaci che nascondono il sintomo, senza risolvere il problema (e magari creandone altri).
Quando il problema ha cause fisiche, le cure fisiche possono risolverlo completamente, ma quando vi è una componente psicologica, è facile che il disturbo venga solo alleviato, e che ritorni ciclicamente a farsi sentire, a volte perfino in forma più grave.
Il caso più tipico è forse quello di un dolore alla schiena, al collo o alla spalla, su cui interviene il massaggiatore, il fisioterapista, il chiropratico, l’osteopata, l’esperto di Feldenkrais, ma che dopo tante sessioni ed esercizi torna sempre a tormentarti. In questi casi, è facile pensare che gli antidolorifici siano davvero l’unica strada per trovare un po’ di sollievo; se non che, gli stessi produttori di tali farmaci chiariscono nel solito foglietto illustrativo che l’uso non è raccomandato per più di qualche giorno, dopodiché il consiglio è di “consultare il medico”. Farne un uso abituale e prolungato - cioè farne abuso - significa esporsi a una serie di effetti collaterali che in certi casi possono essere peggiori del male.
In casi estremi, c’è chi è disposto ad assumersi gli oneri e i rischi di una operazione chirurgica pur di mettere fine al problema, e anche in questi casi, non è detto che l’intervento sia risolutivo. Oltretutto, l’intervento stesso rappresenta un trauma notevole per l’organismo, a cui si associano nuovi dolori potenzialmente cronici che, se i nodi psicologici originari persistono, possono anch’essi venire amplificati…!
Se soffri di dolori o disturbi psicosomatici ricorrenti, probabilmente ti riconosci in alcuni di questi punti:
A volte il dolore ti accompagna così a lungo che diventa parte della tua identità: “io ho sempre mal di schiena", “è il mio solito mal di testa".
Il sintomo si accompagna ad affermazioni e convinzioni negative quali:
Ovviamente, niente di tutto ciò migliora la situazione. Ma se arrivi fino a questo punto, probabilmente è perché diversi tentativi di curarti sono già falliti, e non sai più che cosa fare.
Questa, infatti, è la prima grande difficoltà con i disturbi psicosomatici: è difficile identificare con chiarezza le vere cause.
È facile pensare: beh, se l’origine del dolore è nella psiche, anche la soluzione dovrà passare per la psiche. Dovrò sciogliere i nodi emotivi alla radice del problema.
Questo è un approccio valido in teoria, ma risalire alle origini interiori di uno specifico disturbo fisico può essere un processo lungo, doloroso e incerto. Anche trovando la persona giusta per guidarci in questa difficile ricerca, e anche potendo investire tutto il tempo e il denaro che richiede di solito un percorso di questo tipo, non è detto che dipanare la matassa emotiva da cui è emerso il sintomo possa davvero disinnescarlo.
Forse conosci anche tu qualcuno che ha seguito un percorso terapeutico con uno psicologo, un counselor o una guida spirituale, e che ritiene di aver fatto importanti progressi nel comprendere e superare le dinamiche all’origine del suo disturbo. Se non che, il disturbo e il dolore sono ancora lì. Forse vivi tu stesso questa situazione.
Ma se il problema fisico è causato o amplificato dalle tribolazioni dell’anima...
...perché, una volta risolte queste, non sparisce anche il dolore?
La risposta semplice e breve è: perché nel frattempo, il tuo organismo ha stabilito intorno al dolore una struttura indipendente dal problema originario. Un ciclo del dolore.
Questo avviene anche quando l’origine del dolore è prettamente meccanica, come ad esempio un infortunio al collo:
- l’infortunio genera dolore
- i muscoli intorno all’area dolorante si irrigidiscono per prevenire ulteriore danno
- il movimento si riduce, e il corpo deve compensare con altri muscoli e movimenti meno funzionali e naturali, che possono creare nuove rigidità
- i movimenti ridotti fanno sì che certi muscoli si indeboliscano e si atrofizzino
- la funzionalità generale si riduce: non riesci più a fare quello che facevi prima, e quel poco che puoi fare ti provoca dolore
- la riduzione della funzionalità causa stress psicologico: frustrazione, rabbia, preoccupazione, perdita di autostima
- lo stress psicologico amplifica il dolore
…e a questo punto il ciclo può ripetersi anche se il danno dell’infortunio originale è ormai superato da tempo.
A questo si possono aggiungere tutti i “rinforzi” più sottili legati ai pensieri, alle credenze e alle affermazioni ricorrenti che “cementano” il circolo vizioso nella psiche:
- me lo dovrò sempre tenere, l’unica cosa è imparare a sopportarlo
- la vita è difficile e dolorosa
- …eccetera
Un altro elemento di rinforzo può essere una ricompensa secondaria che riceviamo mantenendo in vita la struttura del dolore, ad esempio:
L’obiettivo, quindi, è chiaro:
se vuoi risolvere davvero il problema, devi interrompere il ciclo del dolore.
Ecco perché ho creato SOLLIEVO DAVVERO: per dare a tutti un modo semplice, rapido e conveniente per spezzare il circolo vizioso del dolore una volta per tutte.
Negli ultimi vent’anni ho sperimentato decine di tecniche di intervento rapido sugli schemi neurali e comportamentali, e quelle che troverai in SOLLIEVO DAVVERO sono il distillato di questa esperienza.
I rimedi fisici possono essere lunghi e costosi, e non avvicinarsi nemmeno alla vera natura del problema. I metodi basati sull’analisi dei vissuti e la presa di coscienza possono portare benefici a livello di crescita personale, senza però liberarti del disturbo. Per risolvere il problema devi operare al suo stesso livello, usando tecniche che intervengono direttamente sui circuiti neurali.
SOLLIEVO DAVVERO contiene un intero set di tecniche per sciogliere i nodi psichici e neurali in cui si radica il dolore. Lavorare con tecniche diverse consente di approcciare il ciclo del dolore da diverse angolazioni, per un sollievo più completo, più profondo e definitivo.
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Che risultati ottengono le mie tecniche, in concreto?
Ecco alcune storie reali (in cui uso degli pseudonimi per motivi di privacy):
Per anni, Lara aveva accudito la suocera gravemente malata. Alla morte della donna, il lutto l’aveva provata al punto tale da renderla sempre triste e ansiosa. Fisicamente aveva sempre un senso di oppressione alla gola, frequente tachicardia, era ingrassata parecchio (problemi di tiroide) e soffriva di stitichezza.
Ho insegnato a Lara la prima tecnica di SOLLIEVO DAVVERO e sono bastate poche sessioni per eliminare quasi completamente i sintomi. Oggi Lara vive di nuovo tranquilla.
Elisa, 40 anni, proviene da una famiglia ricca. Per anni, i suoi genitori hanno riversato di lei le loro preoccupazioni che potesse venire rapita a scopo di ricatto, e che dei malintenzionati potessero introdursi nella sua abitazione. Elisa si svegliava continuamente la notte, spesso in preda a coliche che le davano fortissimi dolori al ventre. Pur essendo una donna forte e consapevole, e pur essendosi sottoposta ad anni di psicoterapia, i dolori non accennavano a ridursi. Con lei ho applicato la combinazione di tutte e tre le tecniche del corso; oggi i suoi dolori sono cessati del tutto e riesce a dormire tranquilla.
Francesca soffriva di dolori cervicali persistenti. Nel suo caso, l’origine del dolore era in parte fisica, perché aveva un problema di occlusione dentale. La sua sofferenza era però amplificata dalla situazione famigliare: il marito litigava continuamente con i propri genitori, e i figli piccoli si ammalavano continuamente, con grande preoccupazione di Francesca.
Anche per lei è stato necessario usare più tecniche in combinazione. Dopo un primo eccellente miglioramento, che le ha permesso di superare il momento di difficoltà, Francesca ha anche trovato un buon dentista che si sta occupando dell’aspetto fisico del problema.
I benefici materiali di un dolore risolto una volta per tutte sono evidenti:
I benefici più grandi, però, sono forse quelli interiori.
Quando ti liberi per sempre di un disturbo doloroso che ti ha tormentato a lungo, senti quasi che si apre una nuova fase della tua vita.
1
Quando porti un peso per anni, quando puoi finalmente scaricarlo ti sembra di volare.
I miei clienti parlano di una diffusa sensazione di leggerezza e luce, di apertura e respiro. Gli sembra di poter uscire da un pozzo buio in cui erano rimasti confinati per anni, e di ritornare finalmente nel flusso della vita. Senza più il dolore a ottundergli i sensi e annebbiargli la mente, la loro vita interiore diventa più limpida e focalizzata.
2
Liberarti del dolore ti restituisce dignità, sicurezza e forza.
I miei clienti parlano di una diffusa sensazione di leggerezza e luce, di apertura e respiro. Gli sembra di poter uscire da un pozzo buio in cui erano rimasti confinati per anni, e di ritornare finalmente nel flusso della vita. Senza più il dolore a ottundergli i sensi e annebbiargli la mente, la loro vita interiore diventa più limpida e focalizzata.
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Non stai solo “piallando” il sintomo: stai riarmonizzando l’intero organismo.
I miei clienti parlano di una diffusa sensazione di leggerezza e luce, di apertura e respiro. Gli sembra di poter uscire da un pozzo buio in cui erano rimasti confinati per anni, e di ritornare finalmente nel flusso della vita. Senza più il dolore a ottundergli i sensi e annebbiargli la mente, la loro vita interiore diventa più limpida e focalizzata.
Paola ha due figli maschi ormai grandi. Quando anche il secondo ha iniziato a fare i preparativi per andare a vivere per conto suo, Paola ha iniziato a soffrire di forte tachicardia e di un senso di svenimento ogni qual volta si ritrovava in casa da sola, senza il marito e i figli. Paola riconosce che il problema è legato alla fine del suo ruolo di mamma, e al fatto che ora si sente senza più uno scopo e punti di riferimento per il futuro, tuttavia questa consapevolezza non l’ha aiutata per niente a liberarsi dei sintomi. Ma dopo ripetute sessioni di tapping aumentato, i sintomi sono spariti quasi del tutto.
Cosa contiene e come funziona SOLLIEVO DAVVERO
Nell’area utente troverai dei video che illustrano nel dettaglio TRE tecniche di ricalibrazione neurale.
1) IL TAPPING AUMENTATO
La prima tecnica è una variazione sulle comuni tecniche di tapping, che forse già conosci come EFT (Emotional Freedom Technique). Il tapping (termine inglese per “picchiettare”) consiste nel colpire morbidamente con la punta delle dita precisi punti del corpo e del viso mentre con delle affermazioni verbali ti colleghi al sintomo e ai disagi interiori ad esso legati. L’EFT è di per sé una tecnica dai risultati spesso sorprendenti e apparentemente miracolosi. Negli anni, ho apportato le mie aggiunte e modifiche per rendere più rapida sia l’esecuzione, sia il risultato. Una sessione di tapping aumentato richiede non più di 5 minuti.
2) LA TECNICA DELL’INFINITO
Il dolore attiva certe aree del cervello, mentre altre ne vengono come spente; la naturale connessione tra i due emisferi cerebrali ne esce indebolita, a danno di tutto l’organismo (un altro dei motivi per cui il dolore ci fa sentire annebbiati, confusi, ottusi). La tecnica dell’infinito ripristina la connessione e l’armonia tra i due emisferi, dando al cervello uno stimolo e una finestra di opportunità per ricalibrare i messaggi e disinnescare un dolore che ora riconosce come superfluo.
La tecnica dell’infinito è tra le mie più rapide in assoluto, e prende appena 2 minuti di tempo.
3) LA TECNICA DELLA LIBERAZIONE
Questa tecnica lavora in modo più diretto sulle situazioni e le relazioni che generano emozioni stressanti. Spesso, i disturbi psicosomatici hanno precisi “inneschi” nel vissuto quotidiano: il dolore parte dopo aver discusso con una certa persona, o dopo aver vissuto male un evento ricorrente. La tecnica della liberazione va a spogliare quegli stimoli delle loro associazioni negative: li rende emotivamente neutri, in modo da prevenire la reazione intensa del sistema nervoso che normalmente fa scattare il dolore. Una esecuzione della tecnica richiede circa 5 minuti.
"Perché 3 tecniche diverse e non una universale?"
Perché diverse persone (e diversi disturbi) reagiscono meglio o peggio a ciascun approccio. Quando inizi a trattare un problema, il mio consiglio è di partire utilizzando tutte e tre le tecniche congiuntamente; in questo modo, si va a coprire tutto lo spettro. Con l’esperienza, saprai identificare quale approccio è più adatto per te in ciascun caso, e riuscirai a risolvere utilizzando solo la tecnica più adatta. Massima efficacia, massima efficienza.
NOTA: Queste tecniche sono una mia creazione, non le troverai in altri libri o corsi. SOLLIEVO DAVVERO è il primo e unico corso in cui vengono presentate al pubblico.
Arianna Lorenzini
Mi occupo di cura della persona e crescita personale dal 2003. Dopo decine di corsi seguiti e di tecniche sperimentate negli anni, l’ipnosi resta quella che mi ha più colpita e segnata, perché è quella che nel tempo ha prodotto i risultati più profondi e concreti, sia per me, sia per le centinaia di persone che ho aiutato negli anni.
Il mio approccio segue la corrente di Milton Erickson, che vede l’inconscio non come un semplice serbatoio di materiale psichico “rimosso” (Freud), ma come un livello della mente pienamente funzionale e ricco di risorse preziose. La tecnica che uso è un’evoluzione di quella Ericksoniana, sviluppata in Francia da Camille Griseline (Hypnose Sajece), nella quale ho integrato la mia esperienza decennale in tecniche energetiche.
Si tratta di un approccio dolce e non invasivo, che non impone nulla di estraneo o forzato all’inconscio, bensì lo lascia libero di trovare le soluzioni più efficienti e sicure al problema secondo le sue logiche interne.
“Non usi l’ipnosi come cura, ma come mezzo per stabilire un clima favorevole all’apprendimento.”
Milton Erickson
Marzia, la mamma di Giovanni, 7 anni, era preoccupata perché tornava sempre da scuola con degli strani dolori alla pancia, e non si trovava nessuna causa fisica. Marzia è molto orientata alla medicina naturale, e si è resa conto che poteva esserci una componente psicologica legata al rapporto con la scuola. Il mal di pancia era aumentato subito dopo un episodio in cui Giovanni si era spaventato molto per via di alcune storie di paura raccontategli dai cuginetti.
Usando un linguaggio appropriato per la sua età, ho guidato Giovanni nella tecnica della liberazione. Dopo una sola sessione, ha iniziato ad andare a scuola volentieri e i dolori di pancia non sono mai più tornati.
Cosa succede quando acquisti SOLLIEVO DAVVERO
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Grazie a SOLLIEVO DAVVERO risolvi o riduci i dolori con una componente psicosomatica, e inoltre:
ATTENZIONE PERÒ:
le tecniche in questo corso NON sono adatte in tutti i casi.
Queste tecniche NON avranno l’effetto desiderato se vi è una causa fisica ancora attiva, o una forte componente fisica nel tuo disturbo. Non ha senso ignorare un problema medico perché puoi alleviare il dolore, sia che tu lo faccia con dei farmaci, sia che tu lo faccia con metodi naturali. Assicurati di ottenere tutte le cure fisiche necessarie!
GARANZIA senza condizioni: 90 giorni soddisfatti o rimborsati
Ho visto queste tecniche risolvere problemi che i clienti si trascinavano da anni, e che avevano resistito a terapie ben più lunghe, impegnative e costose. Tuttavia, nessun metodo è infallibile. L’unico modo per sapere se funzionerà per te è provare, e voglio che ti senta libero di farlo senza rischiare di rimetterci i soldi.
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Domande frequenti
Difficile dirlo senza conoscere la tua storia; il mio consiglio è di provare, le tecniche sono semplici e veloci e c’è la garanzia di 90 giorni, che cos’hai da perdere?
Nella grande maggioranza dei casi c’è un evidente sollievo fin dalla prima volta che esegui le tecniche.
Ma se questo non succedesse, non preoccuparti. A volte il ciclo del dolore è più tenace, e c’è bisogno di vincere una resistenza, specialmente se il problema dura da molto tempo. Molti miei clienti vedono i primi risultati solo dopo diverse ripetizioni sull’arco di più giorni, e in rari casi perfino settimane, ma una volta “ingranate”, le tecniche sono risolutive anche per loro. Non ti scoraggiare quindi, insisti a provare finché non ottieni i risultati che vuoi!
Assolutamente no. Il peggio che può succedere è che le tecniche non siano del tutto efficaci nel tuo caso; di solito, questo avviene quando il problema ha una componente fisica importante.
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Se hai altre domande a cui desideri dare risposta prima di provare, puoi sempre scrivermi dalla mia pagina dei contatti. Sarò felice di chiarire tutti i tuoi dubbi affinché tu possa entrare nell’esperienza con totale serenità e relax.
DISCLAIMER
1) non sono né un medico, né una psicologa. Tutto ciò che troverai in questo sito è frutto della mia esperienza di 15 anni di ricerca e perfezionamento.
2) Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo; in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.
L’ipnosi si divide in due branche: quella medico/clinica e quella che aiuta le persone nell’evoluzione personale, come il metodo Ipnosi Dolce di Arianna Lorenzini. Nel dettaglio, la legge N. 4 del 14 gennaio 2013, intende l’ipnologo come un libero professionista intellettuale. La legge consente di esercitare in libertà e legalità la professione di ipnologo, purché la trance sia utilizzata solo come induzione e non come terapia, integrando la direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio COM(2002), relativa al riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali tra i paesi membri, approvata l’11 febbraio 2013.